Nel settembre 2025 si è svolta una grande mobilitazione nello spazio digitale — VPN Day of Action (Defend VPNs Day). Provider di VPN, attivisti per i diritti digitali e utenti si sono uniti per inviare ai legislatori un messaggio chiaro: non ostacolate le tecnologie di privacy e anti‑censura.
L’obiettivo era dimostrare che le VPN non sono più un “strumento per smanettoni”, ma un elemento chiave della tutela della privacy — soprattutto alla luce dei crescenti requisiti di identificazione e dei tentativi di limitare l’accesso ai contenuti. Ora che l’evento si è concluso, è importante valutare risultati, messaggi e possibili conseguenze.
Come si è svolto il VPN Day of Action e chi ha aderito
L’organizzatore — Fight for the Future, ONG impegnata nei diritti digitali — ha annunciato l’iniziativa il 15 settembre 2025 invitando alla partecipazione a livello globale.
Il giorno dell’azione (25 settembre 2025) gli utenti sono stati incoraggiati a firmare una lettera aperta e, negli Stati Uniti, a contattare i propri rappresentanti al Congresso e al Senato.
Importanti aziende e associazioni VPN hanno sostenuto la campagna: VPN Trust Initiative, VPN Guild e il provider Windscribe, che ha informato direttamente i propri utenti.
Esiti e reazioni
Firme e risonanza pubblica
Durante e subito dopo l’azione sono state raccolte oltre 15.000 firme in una petizione ai legislatori del Michigan e di altre giurisdizioni per chiedere di “lasciare in pace le VPN”.
I media di settore hanno amplificato l’iniziativa: hanno affrontato i rischi dei disegni di legge, intervistato gli attivisti e spiegato il ruolo delle VPN nella tutela dei diritti e della privacy.
Messaggi ai legislatori e alla società
L’azione ha evidenziato che il dibattito sulle VPN va oltre la cerchia tech — è stato fatto proprio da attivisti, organizzazioni per i diritti digitali e media generalisti. Limitare le VPN è percepito come un attacco alla libertà di espressione e alla privacy.
Efficacia e limiti
Nonostante l’ampia partecipazione, non si può parlare di cambiamenti legislativi immediati. Il disegno di legge del Michigan è ancora in discussione; il suo esito sarà una prova importante dell’influenza della campagna.
I limiti includono l’impossibilità di coprire tutti gli Stati o Paesi, il rischio che firme e chiamate vengano ignorate e la necessità di un seguito costante per mantenere alta l’attenzione oltre il “giorno”.
Punti chiave
- Le VPN non sono più di nicchia: sono un pilastro fondamentale della privacy nell’era digitale.
- La mobilitazione pubblica conta: attirare l’attenzione di legislatori e media è un passo, non il traguardo.
- Azioni di questo tipo creano un precedente: la resistenza di oggi rende più difficili le restrizioni di domani.
- L’impatto richiede continuità: monitoraggio legislativo, difesa legale e dialogo pubblico costante.
• Fight for the Future — «Advisory: VPN Day of Action 9/25 – Don’t Ban VPNs!»
• Tom’s Guide — «VPN Day of Action: Providers and activists call on politicians to “leave VPNs alone”»
• Dataconomy — «Fight for the Future launches campaign to protect VPN access»
• Fight for the Future — «Major backlash to Michigan VPN ban bill…»
• TechRadar — «We want to make some noise — Advocates stepping in to defend VPNs»